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La meraviglia del Cerchio Intergenerazionale: ” Il mondo che vorremmo e che costruiremo insieme”

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Come alcuni di voi sanno, EarthPainting è stato il frutto di una lunga gestazione e vederlo svilupparsi anche come pratica intergenerazionale suscita in me gioia e speranza. E’ come se potesse intuire quel mondo ” che vorremmo e che costruiremo insieme”, come l’hanno detto in coro alcuni partecipanti.

Vorrei raccontarvi il grande potenziale di trasformazione collettivo emerso da questo cerchio intergenerazionale che ho condotto inizio maggio e mettervi in prospettiva questa pratica di Eco-Art nel nostro contesto socio-culturale politico.

Una pratica di Eco-Art per un mondo in transizione

EarthPainting è un iniziativa di transizione, figlia di un periodo storico critico segnato dall’emergenza della crisi ambientale, nata per offrire uno spazio di risonanza cognitiva, emotiva e creativa, di respiro e di elaborazione, per accogliere, condividere e trasformare le nostre percezioni.

E’ una pratica esperienziale e creativa, che si rivolge sia agli adulti che alle nuove generazioni, e che risponde al desiderio dell’essere umano di creare le basi di un nuovo mondo attraverso la costruzione di legami sociali e comunitari attorno all’esplorazione del paradigma dell’interconnessione e di relazione sinergica con la natura.

Eco-Art

EarthPainting significa “la Pittura della Terra” ed è una pratica di arte ambientale, che si trova alla confluenza dell’ecosofia, dell’ecocreatività e dell’ecopsicologia con la finalità di promuovere un cambiamento sociale positivo.

E’ anche una cerimonia artistica e meditativa che porta le persone a scoprire e a fare l’esperienza delle loro connessioni naturali con la natura e con la Tela della Vita. Fa emergere le relazioni di interdipendenza che esistono tra noi, gli elementi e le altre specie viventi attraverso la creazione di un arte biologica ed organica realizzata con i pigmenti naturali e la condivisione dei nostri sentimenti verso il pianeta e la creazione di opere di Land Art outdoor.

Una cerimonia per la Terra

EarthPainting è una cerimonia della tribù umana per la Terra e con gli elementi della terra: un momento di celebrazione della vita e della natura, di cui facciamo parte e alla quale apparteniamo, attraverso il dialogo creativo, sensoriale e vibrazionale con la comunità vivente che popola il pianeta (mondo vegetale, minerale, animale, umano) che si basa sulla consapevolezza, la sacralità, il rispetto, la gratitudine e l’amore.

L’unione dei vari componenti del corpo della Terra dà vita a una sinergia, di cui il dipinto si fa il portavoce e il testimone. Questa cerimonia ha per finalità di creare consapevolezza sulla nostra relazione interdipendente con la natura.

La nostra prospettiva cambia, non ci sentiamo più consumatori, distruttori o maestri della natura e possiamo scoprire il nostro posto come portatori di equilibrio, interlocutori, partners, alleati e guardiani dentro a una comunità vivente allargata. Si genera un forte potenziale di cambiamento e di consapevolezza che genera nuove domande sulla nostra responsabilità individuale e collettiva.

Diamo vita a un dipinto biologico a tutti gli effetti: ogni elemento proviene da una specie e da una località specifica, così come l’acqua che utilizziamo; essendo organico, è soggetto all’alterazione, legata al tempo, all’aria e alla luce. Non è un artefatto che possiamo tenere sotto controllo, ha un suo decorso, e la sua trasformazione che continua aldilà del laboratorio fa parte integrante del processo. E’ il risultato di una congiunzione unica tra tempo, spazio ed esseri viventi, proprio come noi.

Possiamo anche offrirlo in dono al fiume o ad un albero, senza nessun rischio di inquinamento, per essere riciclato dallo stesso principio vitale che lo ha generato. Tramite il processo creativo, accediamo a questa saggezza della ciclicità naturale, come esperienza personale, in un modo diretto, sensibile e tangibile, aspetti propedeutici a qualsiasi cambiamento percettivo.

Attingiamo consapevolmente, con curiosità, giocosità e sensualità, al potere riparatorio e celebrativo della bellezza e tocchiamo il nostro bisogno di contribuire alla guarigione del mondo e all’esplorazione della sua meraviglia. Questa pratica di dialogo ci fa uscire dal nostro senso di separazione dalla natura, che è alla fonte della crisi ambientale che stiamo vivendo, dandoci accesso a una visione più olistica ed ecologica.

Cosa suscita negli adulti?

Per gli adulti, la pratica diventa l’occasione di porsi nuove domande e di generare nuove intuizioni, di risvegliare la coscienza ecologica, incoraggiando il senso di innovazione per quanto riguarda le nostre civiltà, la nostra evoluzione collettiva e il nostro ruolo sulla terra.

Dipingere ci fa fare l’esperienza diretta della Tela della Vita. Il processo, conducendoci ad immergersi nel corpo della terra tramite le mani, allarga i confini della nostra identità collettiva, dissolvendo il senso di separazione netta tra noi e le altri esseri viventi, a partire del quale abbiamo costruito la nostra visione del monde e ci aiuta a ridefinirsi come specie. Sentendoci parti di un tutto più vasto, emerge naturalmente una nuova visione della nostra relazione con la natura, basata sull’interdipendenza.

 

EarthPainting ci permette di fare l’esperienza di questa sinergia con la Tela della Vita, aiutandoci a rilasciare il bisogno di controllo sulla natura, con una nuova concezione del nostro posto all’interno della tela.

Si tratta di un’esperienza viva e vibrante di pura interazione che ci ricollega alla nostra sensibilità e alla meraviglia e facilita la costruzione di una relazione con la natura come maestra di vita. La pittura viene usata come processo e come veicolo di esperienza e di trasformazione per esplorare concretamente questo partnership con l’ambiente.

Di quale cambiamento percettivo siamo parlando?

Del passaggio di una visione di consumo, di controllo e di dominazione della natura a una visione più sistemica dell’interdipendenza di tutti gli esseri viventi. Per secoli abbiamo usato i nostri doni creativi per manipolare, controllare il nostro ambiente e di trionfare sulle forze della natura, per ovvie ragioni di sopravvivenza, dimenticando progressivamente l’arte della connessione con la natura, così presente nella saggezza indigena, di cui EarthPainting riporta l’’immenso potenziale in una chiave attuale ed educativa.

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Un senso di comunità

Le pratiche creative e le condivisioni si svolgono in cerchio, essendo la forma più inclusiva e organica per questo processo. Nei momenti di condivisioni, ogni componente del gruppo, qualsiasi sia la sua età, viene ascoltato e invitato ad esprimere i propri sentimenti rispetto alla sua relazione con la terra e con la natura. Ognuno viene considerato veicolo di messaggi e valorizzato come portatore di doni per il gruppo, in grado di contribuire e arricchire la sua comunità. E’ profondamente valorizzante per le nuove generazioni, che trovano uno spazio di libera espressione dove crescere ed imparano a prendere la parola, rispettarsi, ascoltare ed essere presi in considerazione.

Cosa suscita nei bambini?

E’ emozionante raccogliere le testimonianze dei bambini che hanno partecipato al cerchio insieme ai loro genitori, zii e amici dove fanno riferimento a questo senso di unione.

Se volete approfondire la dimensione educativa di EarthPainting e comprendere quali sono i benefici della pratica, vi invito a leggere questo articolo.

Ascoltiamoli adesso

“I laboratori di Land Art e di EarthPainting che ho fatto con Marianne mi hanno fatto sentire giocoso e creativo nella natura e con la natura. Mi sono molto divertito a fare delle opere d’arte con quello che trovavo in natura. E’ stato molto bello condividere in cerchio con i miei compagni le nostre emozioni.” Lorenzo, 7 anni

“Mi è piaciuto moltissimo dipingere con le cose della natura: con i rami, i fiori, i sassi e la colla ecologica fatta con la farina. I miei due quadri hanno significato tanto per me: dopo aver dipinto, mi sentivo molto collegata con la natura, molto più del solito. Tornata a casa mi sono sentita più sensibile alla sofferenza degli animali, all’inquinamento da plastica, che troviamo nel ventre delle balene, o ancora all’effetto dei cambiamenti climatici sulle api e sulle rondini. Spero che insieme gli abitanti della terra cambieremo presto e che diventeremo più sensibili e attenti alle creature che vivono attorno a noi.” Alberta, 10 anni

“Più di tutto, mi è piaciuta la meditazione … quando ho visto quella foresta e nel cespuglio era tutto luminoso come l’oro. Dipingere con la natura mi ha fatto pensare alla nostra famiglia, all’unione delle parti.” Tiziano, 9 anni e mezzo

“Il cerchio di EarthPainting mi ha fatto pensare alla nostra casa … mi è piaciuto tanto stare con mamma e il mio fratello.” Samuele, 5 anni e mezzo

“ E’ stato bello, soprattutto quando abbiamo parlato davanti a tutti e che ci hai fatto esprimere ciò che sentivamo, le nostre considerazioni. E’ stato magico anche il momento in cui abbiamo composto i colori e i pennelli, tutti fatti con la natura, anche quando abbiamo preso i sassi e descritto la loro storia. Vorrei tornare un’altra volta, perché mi è piaciuto tanto”. Mattia, 12 anni

“A me mi è piaciuto tanto quando prendevamo i sassi per raccontare la storia della Terra a partire della forma del sasso, erano tutti bellissimi. Poi quando abbiamo fatto il pennello, era la prima volta che facevo un pennello con la natura, e poi mi è piaciuto dipingere, perché era un dipinto senza pensare prima cosa fare, è venuto da solo”. Giorgia, 6 anni

“ EarthPainting mi ha dato una sensazione di libertà, è stato bello immergere le mie mani dentro la terra e sentire il tocco della Madre Terra” Elena, 5 anni

La famiglia intergenerazionale di EarthPainting di maggio 2019 a Roma, aspettando voi.

Le immagini del fotografo Alex Stazz, che ringrazio infinitamente per la sua attenzione e gentile cura, colgono meglio delle parole le emozioni sul vivo e la meraviglia delle scoperte sensoriali, nei gesti e nei volti.

Ecco il racconto visivo di una giornata straordinaria, che ci dà la dimensione del cambiamento societale al quale siamo chiamati per restaurare una relazione equilibrata con il nostro pianeta Terra.

Desideravo che il laboratorio si svolgesse al parco, ma a Roma, c’era il diluvio ed è stata la natura a trovarci in atelier.

Se desiderate partecipare con i vostri figli, nipoti, amici e nipotini ad un cerchio intergenerazionale, vi invito a contattarmi via email in modo da raccogliere le adesioni e proporvi una nuova data: mariannecordier.studio@gmail.com

 

 

Ringrazio infinitamente tutti coloro che hanno dato vita e colore a questo laboratorio, la mia cara amica Aurora per il prezioso contributo, e Alex Stazz per il meraviglioso reportage fotografico.

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